Incendi in Canada

8. Lug 2021

Il Canada è in fiamme, con gli incendi che consumano quasi tutta la città di Lytton, dove le temperature dell’aria hanno raggiunto i 50 gradi questa settimana e hanno costretto le autorità locali a ordinare l’evacuazione di tutti i residenti.

Oltre all’intensa ondata di calore, c’è stato un forte vento che ha avuto un effetto devastante in termini di diffusione degli incendi in tutto il Paese e di risorse necessarie per combatterli.

Ad oggi, ci sono già state più di 700 vittime legate al caldo surreale in Canada, con più di 130 incendi che non hanno ancora intenzione di spegnersi.

Questa è un’ulteriore prova della necessità di coordinare le azioni di tutti i Paesi del mondo per combattere il surriscaldamento globale, di cui gli incendi sono solo una delle tante conseguenze disastrose di cui siamo testimoni ogni giorno.

La causa è stata additata al formarsi di una  “cupola di calore”: questa si genera quando l’atmosfera intrappola l’aria calda dell’oceano attraverso la circolazione dell’alta pressione, agendo come una cupola che intrappola il calore vicino alla superficie e favorisce le ondate di calore.

Secondo gli scienziati, è questo il fenomeno responsabile del tragico aumento della temperatura. Questi eventi sono strettamente legati al cambiamento climatico globale e al comportamento ormai totalmente irregolare dei flussi d’aria che regolano il nostro clima.

Purtroppo, questo è solo uno dei tanti fenomeni potenzialmente disastrosi che il surriscaldamento globale porterà con sé. Infatti, il cambiamento climatico contribuisce alla formazione di frane, allo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost e, in inverno, ai vortici polari intensamente freddi, con conseguenze molto negative per l’agricoltura e la vegetazione in un circolo vizioso che sembra non avere fine.

Eventi come questi ci ricordano che il tempo scorre velocemente e costantemente. Ogni anno, siamo sempre più consapevoli della necessità di raggiungere la neutralità climatica, ma il percorso è ancora lungo e tortuoso.

Il nostro obiettivo primario è quello di fermare l’aumento della temperatura globale e la nostra sfida immediata è quella di evitare un surriscaldamento globale di 1,5˚C entro il 2030.  Seppur molto ambizioso come obiettivo, abbiamo gli strumenti e le competenze per raggiungerlo.

Gli sforzi atti ad utilizzare il maggior numero possibile di risorse rinnovabili sono un fattore molto rilevante per cercare di fermare questo cambiamento. Tuttavia, oltre che concentrarci sui metodi per ottenere energia pulita, dobbiamo mettere in atto piccole azioni che ne consentano un uso più efficiente. Già oggi, ad esempio, grazie a complessi algoritmi e all’intelligenza artificiale siamo in grado di ridurre il consumo di energia dei nostri condizionatori, strumento principale di consumo di elettricità in un momento in cui le temperature sono in aumento.

Gli strumenti attuali e le innovazioni derivanti dalla tecnologia ci permetteranno di ridurre i tempi in questa lotta, ma solo se verranno utilizzati e diffusi globalmente potranno rendere tale percorso vincente ed efficace.